“Siamo alla vigilia della lunga astinenza da neve che ci pervade da più di 7 mesi e che tra poche sarà finalmente colmata” E’ un po’ il pensiero di tutti gli amanti della stagione invernale che hanno nei circa quattro mesi invernali, la loro gioia. C’è chi ha la gioia dei quattro mesi centrali estivi e chi… anche entrambe, beati loro!
Oggi vi presentiamo le strade deserte del Passo più importante delle nostre Dolomiti che da tre anni inquadriamo con la nostra superwebcam 24 ore su 24 grazie alla collaborazione con Hotel Maria Flora, il Passo Sella. Nelle prossime ore probabilmente verrà chiuso (come spesso accade) anche e soprattutto per pericolo Valanghe che domani sarà di certo a livello 4 o 5 se le nevicate dovrebbero risultare ingenti come da molte parti stanno ormai asserendo, anche a livello di previsioni ufficiali di Arpav e Meteotrentino.
E’ innegabile che sarà la prima vera nevicata della stagione dopo un autunno decisamente mite e con l’unica ondata fredda segnalate nelle ultime ore, come vedete in allegato con il nostro classico riepilogo. Sempre se questa ondata può essere annoverata come fredda, visto che le temperature fredde sono ben altre, almeno 10 gradi in meno! Ma in un clima ormai così come ci stiamo abituando, purtroppo, anche un refolo da est o da nord può rappresentare qualcosa che può fare notizia. I -16,4 di Capanna Punta Penia 3343 m (valore riportato praticamente in tutti i siti specializzati e soprattutto generalisti) sembra un valore basso, ma con un 2 al posto di 1 lo sarebbe ancora di più. Sicuramente fa più specie la differenza di temperatura tra la Capanna e il resto delle cime, Piz Boè e Tofana sono ben distanti rispetto ai soli 200 e 140 metri di differenza.
Attualmente è terminata la prima fase “fredda” grazie ad uno sversamento di aria da nordovest, premonitrice di un approfondimento di una bassa pressione sull’Alto Tirreno, un classico per le pertubazioni nordatlantiche. Già dalla notte, venti che girano verso SW ed in rapida traslazione a Sudest. Saranno precipitazioni tra il debole e il moderato che insisterà principalmente su Veneto meridionale e centrale ma che risulterà importante anche sulle Prealpi Venete dove sono previsti diffusamente dai 40 ai 60 mm in nemmeno 24 ore con punte prossime ai 90 mm sulle solite zone, Lessinia, Recoarese, Asiaghese settentrionale, Grappa, Piancavallo e Alpago. Nella zona delle Dolomiti Meridionali diffusamente si potrebbero registrare dai 30 ai 50 mm nelle solite zone, Zoldano, Agordino, Primiero, Feltrino, Valsugana, Tesino. Dolomiti centrali e settentrionali con una forbice più bassa ma sempre in linea, mentre la quota neve si assesterà mediamente in tutti i fondovalle alpini sopra i 1000 metri e montagne prealpine intorno ai 1400 m, E’ evidente che sarà molto facile vedere neve sia ai 1000 m prealpini e 700 m dolomitici, però la neve cospicua a terra, ci sarà mediamente su quelle quote prima indicate e sarà molto soffice oltre i 2000 m cioè sui nostri passi dolomitici che con anche 15-30 mm di precipitazione potrebbero vedere degli accumuli discreti per il periodo.
L’anomalia, guardando i dati storici anche delle Prealpi, è di non aver visto una nevicata cospicua over 20 cm per tutto l’autunno. E’ una nevicata che tampona un problema ma non lo risolve. Lo risolverebbero altre tre pertubazioni di seguito di questi numeri. Per quanto riguarda il vento soffierà dappertutto in moderata intensità e qualche problema ci potrebbe essere per accumuli nevosi a colpa del vento ed in costa per mareggiate. Altra zona da tenere sott’occhio ed è già stata emessa allerta arancione è il veneziano, per flash flood e straripamenti locali nonchè per il forte vento. In allegato anche una stima di pioggia di ECMWF Lamma Toscana dove sono indicate con colore più scuro le zone dove ci sarà più possibilità di precipitazione