PRIMO PASSAGGIO DIFFUSO DI TEMPORALI, LUNGHI 200 KM…E FORTE VENTO

Ieri abbiamo assistito ad un passaggio diffuso di temporali che dal veronese si è spinto sino al confine austriaco, oltre 200 km di fronte che sembrava quasi una dry.line temporalesca ma agli effetti era un sistema multicellare. Un sistema nato nel nordovest dell’italia che si è spostato lentamente verso est, dove solitamente perde consistenza ma invece è riuscito a oltrepassare il muro delle alpi bresciane-trentine e portare i maggiori danni nella parte medio-alta del triveneto. Sono state segnalate raffiche a 80 kmh (in valle) in Alto Adige con picchi di 100 km/h in alcuni monti del trevigiano-bellunesi da Arpav. Noi abbiamo racchiuso in una grafica tutti i valori più alti registrati, a partire dalla Paganella 121 km/h ad Andalo passando per i 112 km/h di Ra Valles a Cortina, i 112 km/h a Col dei Rossi a Canazei ed i 104 km/h del Monte Cesen nel trevigiano. Solo con queste 4 località prese a riferimento si capisce quanto ha colpito diffusamente. Ma sono le valli ad avere avuto più danni come sovente accade, perchè si sono registrati 80 km/h praticamente in tutte le valli trentine e dell’Alto adige, col picco di 85 km/h a Levico Terme. Ci sono stati dei danni ed alcuni smottamenti in Alto Adige (80 mm in poche decine di minuti in Val Ridanna) e alto bellunese (Cortinese e Sappadino), dove solitamente si concentrano e stazionano questi sistemi temporaleschi.
Abbiamo altresì visto i video che circolano dalle nostre montagne a partire dai danni ad una scuola a Cortina d’Ampezzo. Posso assicurarvelo che i 112 km/h di Ra Valles non sono sovrapponibili alla situazione in conca. Poco più a sud a Druscie a 1775 m la velocità è stata di 50 km/h, quindi non sono sovrapponibili.
La mia disamina è di una raffica di downburst intorno ai 70 km/h che potrebbe avere anche ruotato per pochi metri, provocando il problema al tetto di una scuola. E’ evidente anche dal video che sono pochi secondi di danno perchè non ci sono ulteriori danni.
Domani potrebbe esserci un bis ma non dovrebbe essere più esteso. Anzi potrebbe essere anche più forte localizzato (le stime di ieri, al netto di eventi localizzati, sono stati di 5-10 mm diffusi, cioè non tantissimo), ma con meno danni diffusi. In questa estate sembra ormai assodato il fatto che assisteremo sì ad ondate calde (di cui l’entità è ancora minima) ma anche a rinfreschi soventi.
Chiudo citando il dato di Cima Tofana di sabato. A 3205 m si sono registrati 11 gradi di massima che è il valore più alto della stagione ma non un record (oggi in TV si è parlato di 20 gradi in cima alla Marmolada). Lo Zero termico poteva essere anche a 4500 m senza problemi. La situazione pluviometrica si sta assestando a tutti i livelli però il grave problema è che arriviamo da mesi di sottomedia pluviometrico, quindi siamo in fase di CRISI precipitativa e tutto questo che stiamo vivendo non aiuterà il decorso “tranquillo” della stagione più calda, anzi nelle prossime settimane, a causa della richiesta maggiore di acqua per i raccolti, entreremo in una fase ben più grave. Il decorso pare chiaro, cioè che non si potrà risolvere in breve tempo e sicuramente si parlerà di danni all’agricoltura ed alla fauna collegata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *