Primo peggioramento autunnale ma con una quota neve molto interessante per Ottobre

Come ormai avrete sicuramente già letto nelle scorse ore, saremo interessati da domani sino a mercoledì dal primo peggioramento autunnale. Un autunno che sembra irrompere nel primo dei due mesi in cui ormai siamo abituati a identificare come il bimestre delle piogge. L’allerta base è gialla, quella già emessa preventivamente in queste ore dai centri di previsioni del Triveneto, però un aggiornamento decisivo sarà quello di domani, lunedì pomeriggio, quando la previsione sarà di lunedi notte a mercoledì, i giorni con più precipitazioni. Il peggioramento sembra diviso in tre parti. Quello che stiamo vivendo, con variabilità e possibili rovesci sparsi anche nella giornata di domani, e poi il secondo peggioramento più corposo con un rinforzo dei venti da SW a SUD e poi il passaggio del vento più fresco da NW tra martedì e mercoledì, dove saranno probabili ancora dei temporali per il cambio d’aria.
Nemmeno l’ARPAV oggi ha emesso un comunicato con quantitativi previsti in quanto non si riesce a capire quanto potrà interessare il clou delle precipitazioni anche dovuto al blocco anticiclonico ad est. In ogni caso sembra una forbice tra 100 e 150 mm nell’area dolomitica meridionale, dai 60 ai 100 mm in quella centrale e 40 a 90 su quella settentrionale in 3 giorni. In pianura la forbice dovrebbe essere tra i 40 ed i 90, in pedemontana e prealpi dai 60 ai 150 mm, ovviamente dove la forbice è molto alta nelle solite zone: Trentino occidentale, Recoarese, Lessinia, Alto trevigiano, bellunese centro-orientale e soprattutto il pordenonese ed il goriziano, dove si potrebbero anche osservare dei quantitativi generali oltre i 200 mm. Il vento soffierà forte oltre i 2000 m, con raffiche dai 50 ai 90 km/h e potrebbe creare ulteriore disagio a zone già colpite. Inoltre un parametro da tenere in considerazione è la quota neve che sarà intorno ai 2800 m, in calo sino ai 2000 m e forse qualcosa più in basso, la prima nevicata sotto i 2500 m del semestre freddo. Questo parametro sarà fondamentale per capire l’affondo se è più profondo e quindi piu caldo e quindi più piovoso, e se invece sarà rispettato, le precipitazioni potrebbero essere meno incisive perchè la spinta di aria fresca avrebbe leggermente la meglio.
Ecco poi a lato di questi previsioni con le forbici ampissime anche di facile previsione, ci dovrebbe essere la problematica sulla quantità di pioggia caduta in poco tempo ed è la più difficile da prevedere. Ecco è il primo peggioramento, quindi la situazione dei pendii è ancora discretamente buona, tranne in quei pendii che già risentono di mancanza di alberi dovuti a Vaia ed a pendii esposti. Ricordo che nell’Agordino pochi giorni fa per un temporale semi stazionario, probabilmente in un pendio già martoriato da Vaia, ha fatto cadere diversi massi in luoghi per fortuna scarsamente popolati che comunque ha bloccato un’intera valle. Noi cercheremo di aggiornarvi puntualmente ed anche domani di darvi una situazione generale più esaustiva in modo da seguire il peggioramento con più chiarezza, perchè in questi casi, le voci sono tante e diverse e si perde facilmente la bussola sul reale peso del peggioramento.
Stefano Zamperin
Presidente Associazione Meteotriveneto

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