RECORD DI VENTO A RAVALLES CORTINA, PUNTA CES E COL RODELLA TUTTI OVER 185 KM/H, DOPO UNA SETTIMANA DI FORTE VENTO DI FOEHN.

E’ terminata ieri in serata la lunga fase di foehn che ha imperversato nelle nostre montagne, a causa di una persistente circolazione da nord che ha impattato sull’Austria centro orientale, lasciando a terra tutta quella neve che non ha fatto da novembre, cioè oltre 100 cm in media-alta quota (vedi foto della macchina sotterrata da vento e neve). La “risposta” a sud delle Alpi orientali è stato una “tempesta di vento”, quella che mancava fin qui in questo inverno e abbiamo trovato per voi due bellissimi scatti della neve all’alba dal Passo Sella, verso la Marmolada-Vernel e verso il Sass Poordi. Picchi di vento importanti dal 31 gennaio al 4 febbraio, praticamente in 3 episodi distinti, e li abbiamo riportati in tabella. Il clou, c’era da aspettarselo, è arrivato alla fine, sabato in primissima mattina con tanti record abbattuti e per fortuna pochi danni alla nostra strumentazione (che ricordiamolo è finanziata dai nostri soci e non da enti esterni o pubblici). Vento medio molto alto oltre i 100 km/h per 12 ore (e molte raffiche oltre i 160, fino ad arrivare ai picchi verso le ore 7) in queste zone che abbiamo citato nel titolo, che poi sono sempre le stesse che segnaliamo: Ra Valles Cortina 2475 m con 191 km/h, Punta Ces nel Primiero 2230 m con 189 km/h, Col Rodella Campitello 2380 m 185 km/h. Sono i tre cardini del nostro network, ma tante le località che hanno visto vento molto forte, tra cui Marmolada Punta Penia 3343 m con 156 km/h, dato che è andato su diversi notiziari. Non li citiamo tutti sennò è annoiante, però ci sono i nostri resoconti grafici a certificare tutto ciò. Sono caduti qualche centimetro di neve durante lo sfondamento della perturbazione, ma in fondovalle solo nel bolzanino.
Le temperature sono rimaste piuttosto rigide fino alle Dolomiti meridionali, tra i -5 ed i -15 tra i 2000 ed i 3400 m, ma dove veniva meno la spinta, il vento è “caduto” e si è riscaldato sulle Prealpi, dove abbiamo registrato valori importanti, come i 10°C di Asiago a mezzanotte tra venerdì e sabato, gli 11°C sempre a quell’ora nel bellunese a media quota, nonchè le temperature di 19°C nel bellunese a Fonzaso e 18°C a Levico nel trentino nella giornata di sabato. Tale foehn però non ha particolarmente interessato la prima linea di Prealpi, ma le temperature erano già piuttosto alte, e ha fatto sciogliere la neve praticamente sino ai 1400 m nel pendio esposto, chiaramente. Maggior informazioni potete consultarlo nel nostro comunicato stampa di ieri.
Le temperature però ora sono in ribasso, soprattutto da stasera quando dovrebbe salutarci la -8°C a 850hpa, che non è che ultimamente fa capolino spesso (sfiorata sì però a gennaio). La recrudescenza del freddo da est, che comunque continuerà per altri tre giorni, mica per settimane, arriverà mercoledì notte, quando è previsto l’arrivo, speriamo non solo sulla carta, della -10°C che sarebbe uno dei freddi più importanti almeno degli ultimi 5 anni. Il freddo dovrebbe lasciarci entro il weekend, ma non nei bassi strati, dove rimarrà per altri giorni per via dell’alta pressione che arriverà puntualmente. Neve? pioggia? due fantastiche domande a cui non abbiamo una risposta, perchè i tentativi ci saranno ma le Alpi ci ripareranno, sembra, per almeno un’altra quindicina di giorni (o forse più)

 

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