E’ passato più di un mese fa dall’ultimo aggiornamento su questa pagina. Escluse le due settimane di neve a tratti tra fine settembre ed inizio ottobre che ha portato una coltre di dama bianca di 10-15 cm oltre quota 3000, siamo ritornati al “leit-motiv” degli ultimi 16 mesi, cioè alta pressione e assenza di piogge. Non vi nascondiamo che siamo molto preoccupati per l’estate 2023 perchè già siamo in deficit pluviometrico da un anno, a cui andrà a sommarsi il deficit del 2022. Staremo a vedere come si evolverà la situazione ma ad oggi 21 ottobre la situazione già è fortemente sfavorevole a rientrare nella normalità sul tema “risorse idriche del Triveneto”.
La neve caduta in quelle due settimane è quasi un ricordo al sole: rimangono dei cumuli eolici ancora resistenti e soprattutto all’ombra sono ancora presenti 5-10 cm oltre quota 2500.
Fatto sta che questo periodo tiepido non è neanche così eccezionale per quanto ai valori registrati, ma è il perdurare di condizioni con zero termico intorno ai 3000-3300 m a destare molta ma molta eccezionalità. E guardando ai modelli non c’è nulla di “piovoso” da segnalare.
Oggi invece parliamo di una pertubazione pre-autunnale che ci sta interessando e che ha movimentato un periodo che era molto statico e con pochi spunti meteo rilevanti, anche nelle nostre stazioni in alta quota. E Se non c’è nulla da dire per le stazioni over 2500 m, beh al di sotto di quella quota stiamo proprio al nulla cosmico.
Una mezza giornata di forte vento da ovest-sudovest ha interessato l’area dolomitica oltre i 2000 m di quota, dispensando valori di rilievo. Questa sarà la prima fase, domani ci sarà la seconda fase che interesserà più la zona appenninica che supererà questi valori e che marginalmente interesserà a tratti anche la zona alpina del nordest. A livello precipitativo domani sarà una giornata più importante di oggi con quantitativi nevosi oltre 3000 di discreto rilievo, oltre i 20 cm. Però la situazione dovrebbe stabilizzarsi nei giorni a seguire.
Intanto segnaliamo i 96 km/h di Punta Penia e l’ottantina di km/h registrati nelle stazioni oltre i 2500 m, registrate tra la prima mattinata e la tarda mattinata. Domani come detto si replica ma le punte di raffiche più basse; domenica altrettanto ma in diminuzione.