10 giorni di gran vento in quota [169 km/h]

In pochi l’hanno scritto però negli ultimi 10 giorni si sono registrati forti venti in quota. Raffiche diffuse oltre i 2000 m oltre i 50 km/h, senza acuti importanti ma con una straordinaria costanza. Guardando a mente fredda, è stata la testa e coda di una lunga fase nord atlantica che ha dispensato decine di centimetri in Francia, Svizzera e Austria occidentale. Non è stato prettamente foehn, forse solo un giorno su 10 si è veramente osservato: con condizioni di forte sottovento prolungato si formano delle mini inversioni nelle valli, facendo in modo che l’aria scorra sopra la minibolla e non scenda sui pendii. E’ più facile che ci sia l’acuto e quindi riesce a scalzare l’inversione ma in questo caso è stata una lunga fase ventosa. Gli acuti li abbiamo segnati domenica scorsa, 24 gennaio e solo su una limitata porzione di territorio, cioè nel Primiero. 169 km/h registrati alla Rosetta 2640 nelle dolomiti meridionali, con ben tre raffiche oltre i 140 kmh. Nella parte occidentale del Primiero invece lo stesso evento non si è registrato, anzi è arrivato dopo circa 2 ore, con 110 kmh di vento registrati a Punta Ces 2230. Evento particolarmente intenso ma isolato, dovuto ad un passaggio di uno sfondamento che non ha prodotto nulla più a nord ma evidentemente ha trovato la sua valvola di sfogo in quella zona. Non è la prima volta che lo registriamo, anzi sembra ormai una regola in talune occasioni, quando gli sfondamenti sono improduttivi dalla Val di Fassa in su.
Come dicevamo, nell’arco di questi giorni, al primo ed all’ultimo giorno si sono registrate nevicate. Consistenti tra il 23 e 25 gennaio con 40-50 cm diffusi su tutto il territorio montano, senza acuti, una passata molto democratica che ha anche regalato ottimi centimetri sopra i 1000 m, nonostante il netto compattamento favorito dalla pioggia per diverse ore (zero termico prealpino sui 1500 m, 1200 m sulle Dolomiit) che hanno anche provocato valanghe di neve umida in diverse località. Ieri, 31 gennaio, altre nevicate, un’altra decina di centimetri diffusi e soprattutto il vento che ha smesso di soffiare. Difatti già nella nottata tra 31 e 1° febbraio (vedi foto) s’è notata una forte inversione termica in valle con nuvole per un debole ingresso di aria fredda post passaggio del fronte dopo una domenica sostanzialmente sopra zero. Nei prossimi giorni si alzeranno le temperature per un nuovo passaggio perturbato ancora piuttosto mite per il periodo.
Come quantitativi di neve siamo ritornati “indietro” causa compattamento per neve più umida e pesante che come detto ha provato numerosi distacchi. 200 cm diffusi oltre i 2000 m. 50-90 cm nelle valli dai 1000 m ai 1500 m, oltre i 300 cm sopra quota 2500 m.

 

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